Il tetto ventilato e traspirante è un concetto che, tecnicamente si fa sistema
È una copertura che comporta la posa a secco sia di coppi sia di embrici, con aggancio meccanico, su struttura lignea ed in cui sono esaltati gli aspetti legati a sicurezza, ventilazione, traspirabilità e isolamento. Queste qualità sono assicurate dagli elementi strutturali, dai componenti isolanti, da un manto ancorato meccanicamente e da un criterio costruttivo che prevede un’unica camera d’aria che consente la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto.
Tutti i materiali sono scelti tra quelli ecologici (naturali, riciclabili e riciclati) che favoriscono l’autoregolazione igrotermica della copertura, dell’ambiente sottotetto ed una conseguente maggiore e più lunga conservazione della struttura. La vera ragione per preferire il tetto ventilato e traspirante ad un tetto convenzionale risiede nel benessere di chi vi abita sotto e dell’edificio.
L’adozione di questo sistema impone il rispetto di precise caratteristiche, non sempre facili da rispettare, non sempre rispettate.
Vantaggi
SICUREZZA
L’ancoraggio meccanico degli elementi del manto alla struttura consente la posa senza ausilio di leganti (malte o schiume), che potrebbero nel tempo danneggiare la copertura. L’ancoraggio realizzato direttamente su listello, non coppo su coppo, garantisce una posa sicura su qualunque pendenza: da circa il 30% in su. Tale sistema ottimizza la stabilità del manto, la sua tenuta all’acqua, la sua manutenzione e ne permette una sicura pedonabilità.
TRASPIRABILITÀ
È stato scelto il legno, quale elemento strutturale, per le sue caratteristiche traspiranti, di regolatore igrotermico e di gradevolezza alla vista ed al tatto. Insieme al legno le due membrane traspiranti, l’una antipolvere e antivento, l’altra impermeabile all’acqua, preservano da accidentali infiltrazioni d’acqua senza trattenere il vapore.
VENTILAZIONE
L’unica camera d’aria, accuratamente studiata, garantisce la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto. Il conseguente effetto camino favorisce, attraverso il colmo, lo smaltimento dell’umidità e quindi la salubrità del manto, riduce i costi di manutenzione ed accresce le prestazioni dell’isolamento, in accordo con il Regolamento d’attuazione della Legge 10/91.
ISOLAMENTO
I pannelli isolanti sono realizzati in fibra di legno, assemblata per pressione con il suo stesso collante naturale, la lignina. Il legno proviene dal recupero della lavorazione delle segherie dei boschi di conifere. La posa a secco, in duplice strato, garantisce la maggiore inerzia termica e lo smorzamento delle fluttuazioni dell’umidità.
Caratteristiche progettuali
L’importanza dei materiali naturali
I pregi del tetto ventilato trovano il massimo soddisfacimento quando la copertura ventilata è realizzata su struttura portante lignea, a falda inclinata, con i singoli strati funzionali realizzati in materiali naturali ed ecologici ed il manto in tegole laterizie ricurve, i coppi, posati a secco, su orditura anch’essa lignea, ed ancorati meccanicamente. Il legno è un materiale naturale, traspirante ed aiuta a stabilizzare il tasso d’umidità relativa interna. Un solaio di copertura di legno consente al vapor acqueo e all’aria viziata dell’ambiente di trasmigrare verso gli strati più esterni della copertura.
Accorgimenti strutturali
La realizzazione è possibile, con opportuni accorgimenti strutturali, anche in zona sismica. È importante che all’estradosso del solaio di copertura non sia posta barriera al vapore, ma un telo traspirante che consenta il passaggio dell’aria/vapore sulla faccia inferiore, e sia impermeabile all’acqua sulla faccia superiore, funzionando come telo antivento e come diffusore del vapore.
Isolante in fibra di legno
Fondamentale è l’impiego d’isolante in fibra di legno. Oltre ad essere totalmente ecologico e naturale, è traspirante (quindi non blocca la trasmigrazione del vapore verso gli strati superiori della copertura, né vede inficiato il suo potere isolante dalla presenza di possibile vapore condensato, che non può formarsi al suo interno). Ha un’elevata densità (160 Kg/m3, contro i 30 Kg/m3 dei sintetici e degli estrusi) che permette un buono smorzamento dell’onda termica. Ciò significa ritardare di diverse ore il passaggio del calore verso gli ambienti sottostanti in estate, e la fuoriuscita del calore dall’alloggio in inverno. Questo tipo d’isolante, negli spessori adeguati, unitamente ai vantaggi propri della ventilazione, garantisce un microclima ed un comfort abitativo senza paragoni.
Strato finale
Come strato finale va adottato un telo salvagoccia con le medesime caratteristiche del telo antivento. Non altera la traspirazione e la regolazione termoigrometrica del tetto, e protegge, allo stesso tempo, contro eventuali ed accidentali infiltrazioni d’acqua. Il manto in coppi si è ormai dimostrato il sistema più efficiente per garantire il riparo dagli agenti atmosferici e lo smaltimento delle acque meteoriche. Il suo sistema di posa garantisce un’ottima tenuta. Il materiale laterizio, inoltre è caratterizzato da una buona capacità d’accumulo termico, che va a tutto vantaggio del sistema ventilato. L’ancoraggio meccanico, proprio della posa a secco, garantisce il soddisfacimento del requisito di resistenza al gelo ed agli shock termici estivi ed invernali.
Adozione e rispetto di questi
accorgimenti assicurano:
Una maggior
durabilità che
abbatte i costi e gli
interventi
manutentivi
(ancoraggio/posa a
secco e
ventilazione)
Maggior facilità
nell’effettuare
eventuali
sostituzioni
(ancoraggio/ posa a
secco)
Un maggior
perdurare nel
tempo dell’integrità
estetica del manto
(ancoraggio/posa a
secco e
ventilazione)
Assoluta immobilità
del manto
(ancoraggio/posa a
secco)
Funzionamento
IN INVERNO
Consente di smaltire il vapor acqueo, proveniente dall’ambiente sottotetto, prima che esso condensi sull’intradosso freddo del manto di copertura, ristagnandovi e dando origine a possibili muffe. Ciò garantisce un ottimo controllo della condensazione superficiale e interstiziale.
Elimina l’eventuale calore ceduto dagli ambienti sottotetto. Evita lo scioglimento irregolare di un possibile manto nevoso che potrebbe procurare, sia una caduta, per slittamento, della neve al suolo, con danni a persone o cose, sia il ristagno d’acqua tra gli elementi del manto, nonché un parziale assorbimento della medesima, con conseguenti problemi all’abbassarsi delle temperature nella nottata (gelo).
Il movimento dell’aria nella camera di ventilazione è molto basso, anche se consente lo stesso le due funzioni descritte, per questo l’aria si comporta come un ulteriore strato isolante, ed accresce le prestazioni di quello già in opera contribuendo al contenimento dei consumi energetici (l’aria ferma è universalmente riconosciuta come isolante).
IN ESTATE
Consente lo smaltimento del calore in eccesso nel sottomanto dove la temperatura, per i fenomeni d’irraggiamento, può raggiungere anche i 75° C. Lo smaltimento in modo rapido dell’aria calda presente nel sottomanto garantisce, a chi soggiorna negli ambienti sottostanti, un ambiente fresco. Il calore, infatti, è allontanato prima che passi agli spazi abitati, rendendoli invivibili nel periodo estivo. In questo modo si garantisce un discreto sfasamento e smorzamento dell’onda termica. Ciò, inoltre, previene pericolose tensioni legate al fenomeno dello shock termico e garantisce una buona resistenza all’irraggiamento solare di tutta la copertura.
IN GENERALE
Consente di mantenere il manto in laterizio sempre asciutto perché costantemente aerato. Ciò riduce i rischi di formazione di muffe all’estradosso del manto e i danni legati al fenomeno del gelo. La posa a secco e l’ancoraggio meccanico degli elementi laterizi permettono l’abbattimento pressoché totale di questi rischi.
La ventilazione permette di prevenire pericolose tensioni legate al fenomeno dello shock termico invernale ed estivo. In inverno il problema è legato alla forte differenza di temperatura tra estradosso del manto, a volte sotto zero, e l’intradosso ad una temperatura poco più bassa di quella degli ambienti interni. In estate dipende da temperature d’intradosso assai elevate, più del doppio di quelle esterne.
In assenza di ventilazione questi sbalzi possono compromettere la struttura di copertura e il manto stesso. I sistemi di posa a secco con ancoraggio meccanico offrono, per quanto riguarda le dilatazioni conseguenti questi fenomeni, massima elasticit à e flessibilità.